Il Teatro Sala Umberto fu progettato da Andrea Busiri Vici, noto architetto della Roma unitaria, sullo spazio destinato ai giardini padronali della propria abitazione. La sala fu inaugurata nel 1882 come sala concerti, probabilmente con il nome di "Sala della Piccola Borsa".

Nel 1890 Giulio Podesti apporta le prime modifiche alla struttura, ampliando la capienza della sala e nel 1913, ad opera di Attilio Spaccarelli avviene la ristrutturazione definitiva che porta l?edificio al suo aspetto attuale. Il luogo viene quindi destinato alle proiezioni cinematografiche, Nel 1928 la sala della Piccola Borsa divenne l'attuale Sala Umberto I. Gestita dai napoletani Fratelli Marino la Sala Umberto, inizialmente Cafè-chantant, deve la sua fortuna al teatro di Rivista e Varietà È in questo periodo che artisti come Anna Fougez ed Ettore Petrolini (a cui sono dedicate le targhe nel foyer del teatro) apportano il loro contributo sulle scene. L'arte varia e l'avanspettacolo ospiteranno negli anni a venire l'intervento di numerose ballerine e attori comici, primi fra tutti Totò, Odoardo Spadaro (che deve il suo debutto romano all'impresario Wolfgango Cavaniglia), Lydia Johnson e i Riviera Five, Renato Rascel, Rossano Brazzi, i tre Bonos, i Fratelli De Vico e un giovanissimo Walter Chiari.

Dal dopoguerra la Sala Umberto viene adibita esclusivamente ad uso cinematografico fino al 1981, anno in cui riapre come teatro inaugurando la stagione con il grande Domenico Modugno in ?L?uomo che incontrò se stesso?.

Dal 1981 al 1991 la direzione artistica viene assunta dall?Ente Teatrale Italiano, apportando alla stagione di prosa una serie di iniziative culturali tra cui recital, concerti e rassegne video dedicate a rinomati personaggi dello spettacolo. Nel 1991 la struttura torna ad essere cinema con la programmazione diretta dall'Istituto Luce fino al 2001. Nel 2002 la sala viene definitivamente adibita a teatro con una stagione di prosa (inaugurata da Maddalena Crippa in ?Femmine fatali?, per la regia di Peter Stein), musica e teatro ragazzi.

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